Geremia 25,3 : la genealogia di un ministero

Rleggevamo l’introduzione ai profeti che offre la BJ (Bibbia di Gerusalemme) e ci siamo imbattuti sulla nota a Ger 25,3 in cui il profeta afferma che ha esercitato il suo ministero per 23 anni. Abbiamo un debole per i numeri e infatti li abbiamo dati, dati a iosa per cui ci siamo subito chiesti, essendo di fronte a un profeta, se sia un “ventennio” a caso o esso stesso sia profetico e come tale vada inquadrato.

Crediamo sinceramente che un profeta sia un profeta tutto, anche nei particolari, cosicchè nelle cose importanti, come importante è l’esercizio del suo ministero, lo sia ancora di più. Questo, allora, pone una questione importante, cioè se sia lecito chiedersi il perchè di quel preciso 23 che non è – vorrei dire infatti non è- un numero a caso ma una generazione lucana, quella che il blog ferma da Davide (989a.C.) all’anno zero a riprova, forse, che il nostro lavoro di riscrivere la genealogia di Luca da Davide in poi per tranches di 23 anni non è stato vano.

Sostanzialmente, e se abbiamo ragione, Geremia non ha esercitato il suo mandato per alcuni generici anni, ma per una generazione che non solo lo colloca nel tempo, ma anche nella concezione che la Scrittura, in particolare i vangeli, ha di quel tempo e che Luca fissa nella sua genealogia. Non siamo quindi di fronte a un diario, ma a un ministero che alla pari degli altri ha uno scopo fissato anche nel tempo che diviene esso stesso profezia e che per questo è scandito profeticamente in termini di generazioni.

Tuttavia, anche se questo può apparire plausibile, bisogna contare e collocare quei 23 anni di ministero all’interno della genealogia lucana e qui i conti, sulle prime, non tornano, ma solo se non siamo al corrente che se la crocefissione di Gesù ferma al 33 d.C. a fronte dell’esatto 35 d.C. è un falso; se l’esilio babilonese del 586 a.C. a fronte dell’esatto 505 a.C. è falso e se la dedicazione del secondo tempio del 515 a.C. a fronte dell’esatto 418 a.C. è falso e se tantissime altre date giudicate storiche lo sono altrettanto, insomma se non siamo al corrente che c’è una storia da riscrivere per cui non è arbitrario cercare simmetrie bibliche e profetiche anzichè datazioni ufficiali.

In questo senso l’anno tredicesimo d’inizio ministero che leggiamo nella Bibbia in Ger 25,3 potrebbe esserlo ugualmente falso nelle cifre e questo ci permette d’incrociare con più libertà la nostra cronologia dei Re con la genealogia lucana che riassumiamo in calce limitatamente agli anni in questione e non crediamo che si possa parlare di caso se diciamo che il regno di Giosia (558 a.C.-527 a.C. secondo noi) contiene il numero di anni necessario per un’intera generazione lucana, cioè 23.

Sarà così -e chissà perchè- che ci accorgeremo che quel tredicesimo anno di Ger 25,3 è in fondo il doppio della cifra di anni che avremmo letto in origine, cioè 6 anni, che stanno a lì dirci che Geremia ha in realtà esercitato il suo ministero dal sesto anno di Giosia (552 a.C.) per 23 anni, cioè fino al 529 a.C. e qualcuno come al solito ha intorbidato le acque di un ministero altrimenti cristallino

Non siamo di fronte a un semplice calcolo che vuole riscrivere cronologicamente un ministero, ma alla possibilità prima di collocarlo esattamente per poi interpretarlo perchè se incrociamo i dati, incrociamo cioè i Re con la nostra genealogia lucana, ci renderemo conto che Geremia profetizza tra Melchi e Neri (vedi tabella in calce) esattamente per una generazione a meno che quei 23 anni esatti citati da Geremia non facciano parte del mondo incerto di una casualità che rende tutto incerto, anche un ministero profetico che guarda al futuro senza degnare di uno sguardo il passato e il presente.

Noi non sappiamo trarre le conclusioni, non sappiamo cioè interpretare i dati, ma ci saranno pure degli studiosi che, collocando esattamente nel “tempio” il ministero di Geremia, sapranno capire se questo nuovo aspetto, riassunto dalla generazione di Melchi e Neri, sia foriera di sviluppi interessanti al di là del dato stretto di un ambito cronologico diverso e giudicato dai più bonari stravagante.

L’unione fa la forza, si dice, ma talvolta apre anche alla profezia e alla genealogia.

Stralcio genealogia lucana

  1. Davide             989
  2. Natam             966
  3. Mattata            943              
  4. Menna             920
  5. Mélea             897
  6. Eliachim            874    
  7. Ioanam            851     
  8. Giuseppe            828
  9. Giuda             805     
  10. Simeone            782       
  11. Levi                    759
  12. Mattàt            736
  13. Iorim             713   
  14. Elièzer             690      
  15. Gesù             667  
  16. Er              644
  17. Elmàdam           621
  18. Cosam            598
  19. Addi             575           
  20. Melchi            552         
  21. Neri             529

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